Le emergenze e le calamità naturali stano diventando ormai una costante del vivere e pongono sotto stress le strutture del territorio.
E ad ogni calamità si mettono in campo i piani di soluzione delle emergenze che però sono provvedimenti ex post ad evento già verificatosi.
Poiché gli studi accademici sono sempre più accurati ed approfonditi e consentono una sempre più accurata conoscenza (anche previsionale) di questi fenomeni nei “quadri conoscitivi” degli strumenti urbanistici, è giusto chiedersi se dal punto di vista della pianificazione territoriale si stia facendo tutto il possibile e non si possa invece fare di più per prevenire gli effetti di calamità prevedibili in modo tale che non diventino poi “emergenze”, ma piuttosto coerente regolamentazione del territorio alle varie scale di pianificazione.